Maria La madre si scrolla di dosso, con la forza della femmina ferita, le mani dei soldati che la vorrebbero ributtare indietro e si spalanca in un irresistibile abbraccio. Ma il gesto non si completa. Le sue braccia incrociano l’ombra della croce del Figlio e vi si distendono sopra. Forse era accorsa a liberare il Figlio, a slegargli di dosso quel legno di morte vergognosa. Ma all’ombra di quel legno i suoi occhi hanno scrutato quelli chiari e lucenti di Gesù. Forse proprio allora capì. E approvò. E condivise. A ognuno la sua croce, estremo segno d’amore. “A te quella di legno, sussurrò, a me questa di ombra”! E’ da quel giorno che le ombre dell’anima pesano più dei patiboli per i corpi. Il pannello ritorna azzurro cinerino, il non–colore del nord e del sud, del giorno e della notte.

Armando Cattaneo