L’affresco si arricchisce di una dimensione in più: lo spessore: è infatti inciso, graffiato con solchi profondi. I vestiti non vengono tolti ma strappati con furia da uomini – ombra. Fra loro, curvi nello sforzo, un Gesù diritto, statuario. Forza del paradosso: orgogliosamente dignitoso nel momento dell’umiliazione. Spogliare un uomo, lo sanno bene i torturatori di ogni tempo, è spegnerlo dentro. Qui invece sembra che i vestiti oscurino la sua luminosità e che quindi spogliare Gesù sia un po’ come togliere l’imballo a un faro acceso! Ancora il gioco di luce e tenebra. E’ il trionfo visivo della teologia di Giovanni l’Apostolo, della lotta tra il Figlio della luce e i figli delle tenebre. “Venne nel mondo la luce vera…eppure il mondo non lo riconobbe”.

Armando Cattaneo